L I L L I P U T |
Lo Sguardo breve della narrazione
a cura di Franco Gordano
La narrativa breve, sia essa la novella, il racconto o il romanzo breve ha incontrato spesso pregiudizi e goduto di minore considerazione sia da parte degli addetti ai lavori sia da parte dei lettori. Eppure essa, senza voler scomodare l’antichità, ha creato delle pietre miliari fin dal Medioevo (Chaucer, Boccaccio) e negli ultimi due secoli in particolare, dei veri capolavori. Per questo, il Centro d’arte contemporanea Vertigo, dopo la rassegna cechoviana La Rugiada sull’erba, ha ideato e organizzato “Lilliput. Lo sguardo breve della Narrazione”. Il progetto si articola in tre momenti, collegati e nello stesso tempo autonomi. Il primo riguarda l’Ottocento e per esso, scelto dalla mirabile lettrice e subito condiviso, Fëdor Dostoevskij, uno dei massimi scrittori non solo del suo secolo. Viene letto L’eterno marito, un romanzo breve, meno noto, ma di peculiare collocazione nella produzione dello scrittore russo, anche perché racchiude, tra l’altro, alcuni dei suoi temi maggiori. Il secondo è una riflessione (necessariamente parziale e che si spera di poter riproporre con altri protagonisti in un futuro prossimo) su quanto, in proposito, circola in città, che non è poco, ma è scarsamente divulgato e seguito. Saranno gli stessi autori ad autoproporsi. Il terzo momento si rivolge al Novecento e precisamente a colui che, probabilmente, ne è il massimo interprete, Franz Kafka, che certamente ha scritto il racconto più famoso di quel secolo: La metamorfosi. Problemi di tempi ci impediscono per ora di presentare quel magistrale racconto.Vengono invece proposti sotto il titolo “Un piattino di fragole” (riferimento a un episodio della vita dell’autore praghese) dei racconti brevi e brevissimi, scelti tra quelli pubblicati in vita, certo meno conosciuti, ma non per questo da trascurare, densi come sono di sconvolgente rivelazione e attrattiva, oltre a costituire un sicuro viatico al grande mondo kafkiano. D’altra parte, la scelta (come per Dostoevskij) “sottotono” riflette l’esigenza di ricerca e originalità e il desiderio d’introdurre quanti vorranno seguirci in territori forse più impervi ma ricchi di fascino e nuove scoperte. |
programmazione
1 |
Un romanzo breve dell'Ottocento |
L'eterno marito di Fedor Dostoevskij |
lettura di Alessandra Romeo
Prima parte |
sabato 28 e domenica 29 gennaio 2006 |
h. 18.00 |
Seconda parte |
sabato 4 e domenica 29 gennaio 2006 |
h. 18.00 |
Terza parte |
venerdì 10 e sabato 11 febbraio 2006 |
h. 18.00 |
2 |
Il racconto breve contemporaneo a Cosenza |
Alcuni esempi |
Franco Gordano |
Piccoli indiani |
4 marzo 2006 |
h. 18.00 |
Giuseppe Autiero |
Una short story: istruzioni per il montaggio |
11 marzo 2006 |
h. 18.00 |
Marisa Fasanella |
L'altra metà della mela |
18 marzo 2006 |
h. 18.00 |
Franco Dionesalvi |
Signora dei colori |
25 marzo 2006 |
h. 18.00 |
Franco Araniti |
L'orto della memoria |
1 aprile 2006 |
h. 18.00 |
3 |
Il racconto del Novecento |
Un piattino di fragole
racconti brevi di Franz Kafka |
lettura di Alessandra Romeo |
Alessandra Romeo
Collettivo di Teatro Quartiere Due
sabato 28 febbraio 2009
introduce e legge Miss Bobbit di Truman Capote
Ritorna, al Centro d’arte contemporanea “Vertigo”, la rassegna “Lilliput-Lo sguardo breve della narrazione” (a suo tempo ideata e curata da chi scrive). Una parte seconda, pensata e voluta dalla lettrice Alessandra Romeo, interamente dedicata alla short story statunitense del XX secolo, che prevede tre pomeriggi dedicati ad altrettanti scrittori di quella Nazione: Truman Capote, J. D. Salinger e Raymond Carver. Perché, quel secolo e quella terra hanno conosciuto un’incredibile, smisurata, produzione del genere, di altissima e spesso innovativa qualità, con una miriade d’autori che hanno lasciato impronta duratura nella storia letteraria, non solo americana. Naturalmente, la narrazione breve, come già sottolineato in occasione della prima parte di Lilliput, risale alla notte dei tempi e ha conosciuto capolavori ineguagliabili in ogni epoca, ma la densità, la novità, la varietà, di voci e motivi, la fisionomia decisa e autonoma dal romanzo, l’estensione, la molteplicità, la compattezza, l’invenzione, l’innovazione, l’influenza e la diffusione della short story statunitense, a volte corpus unicum dell’autore, sono stati peculiari e inimitabili. Tantissimi i nomi (sulla scia della magica triade ottocentesca Melville-Poe-Hawthorne), da F.S. Fitzgerald ed E. Hemingway, vero innovatore delle forme narrative, alle ultime espressioni come il giovane D.F. Wallace, di recente prematuramente scomparso. In mezzo maestri che sarebbe impossibile citare tutti e naturalmente includere nella nostra circoscritta rassegna. I tre autori scelti dalla Romeo (e da noi pienamente condivisi) ci sembrano ben rappresentare, in quella medietà, tra i momenti più alti e significativi, esaltanti di una continuità, di quel fermento, di quella ricchezza, di quella originalità, di una straordinarietà infine per tutti e tre (in modo evidentemente diverso), addirittura mitica, che ci hanno fatto e continuano ancora a farci sognare. Franco Gordano
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Vertigo ore 18,30. Serata dedicata a Truman Capote
sabato 6 maggio 2006 ore 18.30
Vertigo - Via Rivocati 63 - 87100 Cosenza